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Il Napoli vince la Coppa Italia, ma il calcio italiano perde di nuovo la faccia in un’altra giornata di ordinaria follia. Iniziata con 45’ minuti di ritardo sul programma iniziale, la gara si è giocata in un clima surreale sicuramente inadatto per una festa di sport. Una decina di tifosi feriti, di cui uno in gravissime condizioni, scontri e colpi di pistola. Fuori dall’Olimpico un vero e proprio far west, sugli spalti dello stadio il solito triste spettacolo tra i fischi all’inno di Mameli, cori inneggianti al Vesuvio e capi ultrà in grado di influenzare le decisioni di forze dell’ordine e dirigenti sportivi. Sul campo è stata partita vera, anche se è difficile commentare un evento sportivo in circostanze del genere. Il Napoli ha giocato meglio meritando la vittoria, sfruttando le gravi lacune della Fiorentina presentatasi quasi del tutto spuntata in avanti. Borja Valero è un giocatore di grandi qualità, ma nel ruolo di falso nove non ha funzionato anche per il mancato supporto di Ilicic e Joaquin. Ha girato alla perfezione, invece, l’attacco schierato da Benitez. Su tutti Insigne, che ha indirizzato la partita con una doppietta nei primi 17’. Un doppio colpo da ko, che ha steso subito la Fiorentina. La squadra di Montella ha comunque rialzato la testa, trovando con Vargas la rete del 2-1 alla mezzora. Nel secondo tempo il ritorno in campo di Giuseppe Rossi ha dato una nuova spinta ai viola, ma il Napoli ha retto bene nonostante l’espulsione di Inler all’80’ e nel finale Mertens ha firmato il 3-1 finale. |
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